Suggerimenti sul fasciame per la costruzione di un modellino di nave

Il fasciame di un modello di nave può rappresentare una sfida particolare per il modellista. In questo DVD il Maestro modellatore condivide molti dei suoi consigli e delle sue tecniche per assistere e guidare il modellatore a realizzare il fasciame dello scafo nel modo più semplice possibile.

Contenuti
Il nostro DVD sul fasciame di una nave (How to Build a Model Ship) è di grande aiuto per i modellisti alle prime armi e l’autore è stato molto gentile a pubblicare su YouTube una sequenza di 30 minuti sul fasciame.
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I nostri DVD pratici sulla costruzione di modellini navali offrono dimostrazioni e narrazioni esaurienti da parte di maestri modellisti in un vero e proprio laboratorio. Durante la costruzione di un modello vengono mostrati innumerevoli consigli e tecniche di modellazione navale che possono essere trasferiti alla costruzione di altri modelli.

La maggior parte dei principianti del modellismo navale ha qualche problema con il fasciame; tuttavia, se si riflette seriamente sull’argomento in modo da comprenderne chiaramente i principi, non dovrebbe risultare eccessivamente difficile.

Purtroppo, la maggior parte dei produttori di kit tende a sorvolare l’argomento nelle loro istruzioni, dando per scontato che il modellista sia già esperto o abbia letto un libro sull’argomento.

Per coloro che non rientrano in nessuna delle due categorie abbiamo realizzato questo opuscolo, ma vi invitiamo a tenere presente i seguenti punti:

  1. Il presente opuscolo descrive solo un approccio al fasciame: diversi modellisti sviluppano le proprie tecniche e ci sono altri modi per farlo, ma riteniamo che i metodi qui descritti siano un buon punto di partenza per chi si avvicina per la prima volta al modellismo.
  1. Questa è solo una guida generale e deve essere utilizzata insieme alle istruzioni fornite con il kit individuale. In particolare, va sottolineato che tutte le misure o i numeri di parte o di pezzi utilizzati sono puramente a scopo illustrativo e non devono essere confusi con i numeri di parte o le misure di un particolare kit.
  1. Nella maggior parte dei kit, il posizionamento della prima tavola può essere piuttosto critico per il risultato finale. Ciò è particolarmente vero quando la prima tavola delinea le posizioni delle bocche da fuoco sottocoperta. A questo proposito, seguire attentamente le istruzioni del produttore del kit.
  1. Si consigliano vivamente i DVD didattici disponibili presso il cantiere Modeller’s Shipyard sul fasciame dello scafo. La tecnica di fasciame 1 è per le imbarcazioni con prua a scogliera e la tecnica di fasciame 2 è per le imbarcazioni con prua a punta. Per ulteriori dettagli, chiamare il nostro ufficio o visitare il nostro sito web.
  1. Si consiglia il libro -Authentic Planking for Ship Models‖ di Tyler. Informazioni utili si trovano anche in -Modellazione navale semplificata‖ di Mastini e in altri libri su come fare.
  1. Quando si parla di “una tavola”, “la tavola” o “le tavole”, di solito si tratta di una coppia di tavole, una per lato. Ricordate che le tavole sono sempre montate a coppie, una per lato – fissate e dimenticate per 24 ore. Inoltre, ricordate il vecchio motto dei commercianti: “Misura due volte e taglia una”.
  1. Ci sono quattro fasi fondamentali per la buona riuscita di un lavoro di listellatura
  2. a) Preparazione dello scafo.
  3. b) Affusolamento della panca.
  4. c) Piegamento su tavola.
  5. d) Fissaggio della tavola.

Li affronteremo in ordine sparso, per poi concludere con alcuni suggerimenti sul rivestimento della coperta.

1. PREPARAZIONE DELLO SCAFO

Utilizzando una lima, una raspa fine o una carta vetrata grossolana su un blocco di legno, o una combinazione di tutti questi strumenti, smussate i bordi dei telai in modo che le tavole entrino in contatto con l’intero spessore di ciascun telaio, non solo con il bordo anteriore o posteriore. Mentre i telai “a centro nave” richiederanno una piccola regolazione, quelli verso prua e poppa ne richiederanno di più. Un pezzo di manico di scopa incollato con carta vetrata renderà più facile modellare i telai con una curva vuota.

Suggerimenti sul fasciame per la costruzione di un modellino di nave 1

Utilizzate un’asse e appoggiatela sui telai in varie posizioni per controllare lo smusso (cioè l’asse deve toccare l’intera faccia di ogni telaio mentre viene piegata intorno ad esso). Se si ha un punto vuoto su uno (o più) telai, lo si può costruire utilizzando delle scaglie di legno.

L’intero processo di livellamento e controllo è noto come -fairing‖ ed è estremamente importante per garantire che, una volta imbarcato, lo scafo sia privo di asperità e avvallamenti. Prendetevi il tempo necessario e resistete alla tentazione di iniziare il fasciame prima che lo scafo sia sufficientemente “cotto”.

Ricontrollare. Non si sottolineerà mai abbastanza che il processo di carenatura descritto in precedenza è la fase più importante per la costruzione di un modello di nave di cui sarete orgogliosi.

2. NASTRAZIONE DELLE PIANTE

Se passate qualche minuto con un metro a nastro o un pezzo di spago e un righello, capirete subito perché è necessario assottigliare le tavole a una larghezza inferiore a una o a entrambe le estremità. Misurando la distanza dal livello del ponte alla base della chiglia, intorno all’esterno di una delle strutture di mezza nave (ad esempio la n. 5 o la n. 6 o la n. 7), e confrontando poi questa misura con la distanza dal livello del ponte alla base della chiglia su una struttura di prua, ad esempio la n. 2 o la n. 3, si noterà una differenza evidente.

In termini puramente teorici, se la misura al telaio n. 3 è (ad esempio) di 80 mm e al telaio n. 5 è (ad esempio) di 120 mm, allora ogni tavola deve essere ridotta a 2/3 (80/120) della sua larghezza totale al telaio n. 3. In questo modo tutte le tavole arriveranno insieme alla chiglia.

Per i nostri scopi, assumiamo sempre che i telai centrali (-midship‖) siano i più grandi ed è in questa parte del modello che le tavole raggiungono la massima larghezza. Verso la prua, richiederanno una “rastrematura” o un restringimento di una quantità che dipende dalla nave in questione.

In termini generali, una nave con prua a scogliera, come l’Endeavour, richiederà una minore rastremazione rispetto a una nave con prua a spigolo vivo, come il Flying Fish.

È probabile che sia necessaria una certa rastremazione man mano che le tavole si dirigono verso poppa, ma è anche possibile che la distanza tra la coperta e il fondo della chiglia sia maggiore nella posizione dell’ultima coppia di telai rispetto a quella a -mezzana‖.

In questo caso, per coprire la distanza in più, inseriremo delle brevi tavole triangolari, note come -Stealers o Wedges‖.

Questa è la teoria, ora il lato pratico!!!

Suggerimenti sul fasciame per la costruzione di un modellino di nave 2

Individuare, in base ai progetti e/o alle istruzioni del produttore del kit, la posizione della prima tavola. Nella costruzione di navi reali era consuetudine iniziare il fasciame dalla chiglia e lavorare verso l’alto, ma nel modellismo navale di solito iniziamo il primo fasciame in una delle tre posizioni:

  1. Con una nave che ha un ponte superiore “a filo” o dritto, come il -Bounty‖, il -Port Jackson‖ o l’ -Astrolabe‖, la prima tavola viene posata con il bordo superiore a livello della superficie del ponte. In alcuni casi, il bordo superiore si trova da 5 a 10 mm al di sotto del livello della coperta. In questo caso è per facilitare la costruzione di paratie in una fase successiva, ma in ogni caso saranno parallele alla linea del ponte.
  1. Nel caso di quei modelli in cui il ponte -superiore‖ o -tempestivo‖ è in due o tre sezioni distinte, a livelli diversi, allora la prima tavola viene comunemente fatta scorrere lungo la linea del ponte -medio‖ o -principale‖ e poi segue il suo corso naturale sia a -prima‖ che a -poppa‖. Molti dei modelli presentati nel nostro catalogo rientrano in questa categoria.
  1. Molti dei modelli con cannoniere aperte sottocoperta richiedono che la prima tavola segua la linea delle cannoniere e che corra immediatamente sopra o sotto una fila di cannoniere.

Una volta individuata la posizione della prima tavola, incollatela in posizione utilizzando una colla PVA e senza rastremare. Assicuratevi che entrambe le tavole (destra e sinistra o -port‖ e -starboard‖) seguano la stessa linea e siano l’una l’immagine speculare dell’altra.

Quindi, sui tre telai di mezza nave, segnate una posizione a circa metà della chiglia, alla stessa distanza da ogni telaio e a una distanza che è un multiplo della larghezza di una tavola.

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Ad esempio, se le tavole sono larghe (ad esempio) 5 mm, la distanza tra il bordo di ogni cornice e il segno della matita deve essere (ad esempio) di 55 mm o 60 mm o 65 mm, ecc.

La seconda coppia di tavole deve ora essere fissata temporaneamente, utilizzando viti per tavole, nelle posizioni segnate sulle cornici di mezzeria, ma senza colla.

A questo punto, le due estremità di ogni tavola devono essere piegate, lasciando che seguano il loro corso naturale lungo i telai.

Sempre con le viti per listelli, fissateli temporaneamente al resto delle cornici, effettuando, se necessario, delle regolazioni di precisione per garantire che ognuno sia l’immagine speculare dell’altro. Il controllo delle misure corrispondenti (a babordo e a tribordo) sul primo e sull’ultimo fotogramma dovrebbe evidenziare eventuali errori.

Ora sono state posizionate quattro tavole, due per lato, che probabilmente saranno le uniche a non dover essere rastremate o sagomate.

Ogni lato dello scafo ha ora due -bande‖ da rivestire: una superiore e una inferiore.

Trattando prima la metà superiore, sarà abbastanza ovvio dove sarà necessario rastremare. Contate il numero di tavole necessarie per riempire lo spazio tra la prima e la seconda tavola a metà nave, quindi misurate la distanza da ciascuno degli altri telai. Queste distanze divise per il numero di tavole danno la larghezza di ogni tavola in ogni telaio.

Una volta che queste larghezze sono state segnate a penna sulla tavola, si può procedere al taglio del cono. Usare un righello con bordi d’acciaio e un coltello da hobby o un -Maxi Cutter‖ e tagliare con e non contro le venature. Eseguire diversi colpi leggeri per tracciare il percorso, seguiti da uno più pesante per eseguire il taglio. In alternativa, utilizzare una mini-pialla per piallare la tavola fino alla linea segnata.

Utilizzare un tappetino da taglio o un pannello di compensato per proteggere la superficie su cui si tagliano le tavole.

È consuetudine eseguire una rastrematura sul bordo inferiore di ogni tavola e talvolta, anche se non di solito, può essere necessario eseguire una smussatura sul bordo superiore di alcune tavole.

La smussatura è necessaria nel caso di listelli piuttosto spessi e/o di cornici fortemente curvate, come nello schizzo allegato, esagerato per chiarezza.

A questo punto si completa la prima fascia di listelli fissando definitivamente quello che era il secondo listello e poi si affronta la seconda fascia allo stesso modo.

È durante questa seconda fascia di fascia che è più probabile che siano necessari cunei e rubinetti, poiché la sezione inferiore della poppa della chiglia viene coperta. Le tavole devono seguire in gran parte il loro andamento naturale, mentre gli spazi vuoti vengono riempiti in un secondo momento, tenendo presente che l’obiettivo è che l’ultima coppia di tavole sia ben parallela al fondo della chiglia.

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3. PIEGATURA DELLE TAVOLE

Dopo aver rastremato le tavole, è ora di considerare la curvatura delle tavole.

La flessione delle tavole sui modelli con prua “affilata” o “slanciata” non è normalmente un problema – modelli come il Flying Fish o il Cutty Sark rientrano in questa categoria. Tuttavia, i modelli con prua -bluff‖ o -arrotondata‖ possono rappresentare una sfida: modelli come Endeavour e Bounty rientrano in questa categoria.

Esistono diversi tipi di piegatrici per tavole, da quelle a mano, a quelle a rulli per piegare le tavole, a quelle elettriche.

Il più semplice è il piegatore di assi Hand Held-Light Duty, molto efficace. Aggraffando leggermente la tavola si ottiene una curva molto efficace. Avvicinando le pieghe si ottiene una curva più arrotondata. La versione Heavy Duty agisce allo stesso modo, ma può essere utilizzata per piegare metalli leggeri.

L’Electric Plank Bender viene applicato alla tavola dopo averla immersa in acqua per circa 10 minuti. Applicando la testa riscaldata della piegatrice di tavole al legno bagnato e utilizzando una dima per legname curvo preformata, si produce vapore che consente alla tavola di seguire la curva della dima. Molto efficace.

Ciascuno di questi strumenti è presentato nella sezione Strumenti del nostro catalogo.

Nel caso di curve difficili con legni di noce o mogano più spessi, a volte è utile creare una dima per mantenere la curva durante la notte prima di tentare di inserire la tavola nel modello.

4. FISSAGGIO DELLE TAVOLE

Tenere le tavole in posizione mentre la colla si asciuga può essere piuttosto complicato. Anche se possono essere inchiodati all’ottone, di solito non sono soddisfacenti. Spesso i chiodi forniti nei kit non sono in ottone ma rivestiti in ottone, non ne vengono forniti abbastanza per inchiodare tutte le tavole e, ad essere sinceri, le tavole inchiodate hanno spesso un aspetto terribile.

Gli elastici, gli spilli da sarto, i -G‖ Clamp e le clip a molla hanno tutti un loro utilizzo, ma la stragrande maggioranza dei nostri modellisti usa i nostri Planking Screw Clamp e li ama. Ci si può accontentare di 12, ma 24 sono meglio e la maggior parte dei modellisti che iniziano con 12 ordina un’altra confezione.

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5. DOPPIO LISTELLO

È più o meno una ripetizione della stessa procedura, ma prima di procedere guardate con occhio critico il vostro lavoro fino ad oggi. Non limitatevi a guardarlo, ma sentitelo!!! Come farebbe un battilastra, passate le dita sullo scafo e identificate i punti alti e bassi. Passare la carta vetrata sui punti più alti e utilizzare uno stucco per legno come -Wattyl Wood Stop Putty‖ sui punti più bassi. Questa è l’occasione per correggere eventuali carenze nel lavoro svolto finora.

Avendo a disposizione una superficie completa su cui posare il secondo listello e non solo le cornici, scoprirete quasi certamente che il secondo listello è più facile del primo. Procedere con cautela, avendo cura di leggere e, se necessario, rileggere le istruzioni del produttore.

6. PIANO DI COPERTURA

Segnare una linea centrale lungo la coperta e passare da questa linea ai lati (-barriere‖). Idealmente, le tavole dovrebbero essere tagliate in lunghezze di 100 mm con i giunti sfalsati in modo da essere in linea solo ogni 3 o 4 tavole. Un’alternativa alla posa di listelli corti è quella di posare lunghezze intere e segnare le giunzioni con un coltello in un secondo momento.

L’effetto del -caulking‖ nero tra le tavole può essere ottenuto in diversi modi, il più popolare dei quali è il “caulking”: – 1. Segnare un bordo di ogni tavola del ponte con una matita nera o con un -colore texano‖. Se si utilizza questo metodo, è importante fare una prova con alcune tavole su un pezzo di compensato per assicurarsi che la vernice trasparente -poliuretanica‖ che si utilizzerà per rifinire la coperta non sciolga il colore nero quando verrà successivamente applicata. 2. Il compensato può essere verniciato di nero prima di applicare le tavole del ponte e lasciare una leggera fessura tra di esse. 3. Lasciare una leggera fessura che verrà poi riempita con filo da cucito nero pesante, tirato prima attraverso la cera per sartiame.

Indipendentemente dal metodo utilizzato per il calafataggio, vale la pena di valutare anche l’opportunità di -inchiodare‖ la coperta. Questo avviene tracciando (con una punta affilata) delle tacche che vengono poi toccate con l’inchiostro di china.

Anche in questo caso, è meglio fare un esperimento utilizzando un pezzo di compensato di scarto e del materiale di decking di scarto prima di utilizzarlo sul modello.

DUE DIVENTANO UNO – O UNO DIVENTA DUE

Dalle informazioni fornite saprete che quando si procede alla rastrematura delle tavole, nessuna tavola deve essere ridotta a meno della metà della sua larghezza.

A volte questo non è sufficientemente drastico e ci si avvicina comunque al fondo dello scafo a prua prima di raggiungere la chiglia a metà nave.

I diagrammi seguenti mostrano come il problema possa essere risolto riducendo la larghezza di tre tavole a due. Al contrario, magari a poppa, quando le tavole devono essere distanziate, si può trasformare una tavola in due.

I diagrammi mostrano lo schema ideale per il taglio delle estremità delle tavole, ma, in caso di necessità, è sufficiente ridurre due tavole a metà larghezza in corrispondenza della prima o della seconda cornice e continuare con un’unica tavola, a sua volta ridotta a metà larghezza proprio a prua, e con una semplice giunzione di testa quadrata tra la prima coppia e l’aggiunta di prua.

Uno studio dei diagrammi vi darà l’idea. I diagrammi riportati di seguito non si riferiscono alla vostra nave o a un modello particolare.

Suggerimenti sul fasciame per la costruzione di un modellino di nave 6
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